Quello al quale stiamo assistendo in queste ore, con un Cyberpunk rimosso dal PS Store e le relative conseguenze, potrebbe essere solo la punta di un iceberg ben più profondo di come potremmo mai immaginare.

La difficoltà degli sviluppatori è ormai palese: le nuove tecnologie, inclusi software di progettazione e potenza hardware next-gen in sè, consentono cose alle quali molto probabilmente, nemmeno gli sviluppatori sono ancora pronti ad affrontare. Per questo, tutti questi “add-ons” non sono così flessibili al momento, ed hanno sicuramente bisogno di una potenza di calcolo che va ben oltre quello che poteva offrire l’ottava generazione di console (Xbox One e PS4).

I capoccia di CD Projekt Red sono stati chiari: CyberPunk 2077 è da considerarsi un gioco next-gen. E la prossima patch per le nuove console dovrebbe, a detta loro, sfruttare TUTTE le nuove caratteristiche della nuova generazione. Probabilmente, questa alla quale stiamo giocando è “semplicemente” una beta, o meglio un “early access” a prezzo pieno…

Si ma, cosa c’entrerebbe tutto questo con Halo Infinite?

Uno dei tanti “eagle-eye” di Twitter, avrebbe spulciato su Linkedin i curriculum delle varie figure dello staff 343 Industries, a lavoro sul prossimo titolo Halo Infinite. Su di uno in particolare, quello di Chad Mirshak, UI Art Lead della 343 Industries, leggiamo quanto segue:

In ben due occasioni, Chad sottolinea che sarebbe a lavoro da 2 anni ed 1 mese ad Halo Infinite, su sole 3 piattaforme: Xbox Series X, Series S e PC.

Mancherebbe del tutto Xbox One. Per quale motivo? Forse si è deciso di tagliare del tutto la versione “liscia” dell’ottava generazione, visto il flop del seppur piccolo reveal della campagna di Halo Infinite all’evento dello scorso luglio, dove tra i vari pop-in effects, mancanza di textures next-gen e di ray-tracing, ed un generale comparto grafico non all’altezza dei tempi, hanno scatenato l’ira dei fans?

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