Scaduto l’embargo, sono arrivate online le prime recensioni di Halo, serie prodotta da Paramount e tratta dalla popolare serie videoludica che esordirà a fine mese anche in Italia su Sky Atlantic. A giudicare da queste prime impressioni, sembra che lo show non abbia conquistato la critica come accade generalmente con prodotti tratti da videogame.

Dopo la diffusione del nuovo trailer di Halo, sono infatti approdate in rete le recensioni di diverse testate giornalistiche sulla prima serie tratta dalla saga videoludica Microsoft e non sembrano essere particolarmente incoraggianti. Ve ne riportiamo alcune tradotte qui di seguito.

ComicBook scrive: “La narrazione può essere complessivamente un po’ goffa a volte, ma in gran parte colpisce il bersaglio mentre fissa le immagini e l’atmosfera di ciò che significa in generale essere parte del grande franchise di Halo. Questa goffaggine è probabilmente dovuta in parte al tentativo di cristallizzare tutte le cose di Halo in un pacchetto digeribile per un pubblico molto più ampio. Non tutti coloro che guardano lo spettacolo avranno anni di esperienza con Master Chief, ma per quelli che lo hanno, rende i momenti in cui Schreiber è completamente corazzato molto più soddisfacenti“.

IndieWire è invece più severa: “Nei momenti d’azione sembra più di guardare dei bambini che giocano con i loro giocattoli che cinema abilmente coreografato, ma il denaro investito in questa massiccia produzione è certamente visibile sullo schermo. “Halo” può benissimo evolvere in qualcosa di più di un’equazione matematica (“Game of Thrones” + “The Mandalorian” = “Halo”). Quello che non è chiaro è se la Paramount+ lo voglia davvero, o se questi ovvi paragoni siano proprio il punto“.

Forse Halo sarebbe più eccitante se si avesse una lista di controllo interna degli elementi di gioco – tipi di armi, acquisizioni utili, allusioni a personaggi o pianeti – che si cerca di far riconoscere. Per quelli di noi che non necessariamente bramano o apprezzano queste cose, Halo ha una storia generica, personaggi limitatamente coinvolgenti e un budget chiaramente elevato per gli effetti speciali che produce risultati rispettabili ma irrilevanti. In assenza di una premessa concreta, questo è insufficiente per un interesse duraturo“, ha scritto l’Hollywood Reporter.

Infine, Variety: “Se coloro che hanno amato il gioco “Halo” possano godere o meno nel guardare qualcosa che fa tutte le scelte per loro, e si preoccupa di bilanciare le sue guerre violente con dialoghi più intelligenti, dipenderà in ultima analisi da loro. Per fare una serie televisiva di successo, tuttavia, Killen e Kane (che non torneranno nella seconda stagione) non avevano altra scelta che dedicare più tempo alla costruzione dei personaggi e del mondo. Vedere il mondo attraverso una prospettiva vacante potrebbe funzionare per un gioco, ma non per uno show che richiede il proprio punto di vista. Nei suoi primi due episodi, “Halo” non ha ancora tutto questo. Ma come un altro concorrente nell’universo in continua espansione di “Halo”, ha almeno abbastanza ambizione da renderlo degno di uno sguardo più attento“.

Ricordiamo che la seconda stagione di Halo è stata già confermata da Paramount+.

FONTE: COMICBOOK

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