L’installazione 07, nota anche come Zeta Halo, è uno dei sette anelli ancora integri ed situato nel braccio del Sagittario, nella Via Lattea. A differenza delle altre sei installazioni Halo rimanenti, che sono state costruite sull’Arca Minore e che possedevano un diametro di 10.000 chilometri , l’ installazione 07 è l’unico anello sopravvissuto dalla serie principale originale di dodici Halo di 30.000 chilometri, costruiti dall’Arca Maggiore. Tuttavia, il diametro dell’installazione fu ridotto a 10.000 chilometri dopo che la maggior parte della sua sovrastruttura venne scartata a causa di gravi danni. Gli scienziati dell’ONI lo considerano l’Halo più misterioso di tutti.


Così come gli altri Halo, l’installazione 07 ha avuto uno scopo secondario, ossia di preservare campioni biologici provenienti da tutta la galassia come parte della misura di conservazione voluta dai Lifeworker. L’installazione 07 era principalmente dedicata all’uomo , poiché ospitava varie specie e sottospecie del genere umano, insieme a numerosa fauna e flora. Gli umani che vivevano nell’installazione si identificarono come Tudejsa, che significa “la gente” o “la gente da qui”. All’inizio, a questi umani fu permesso di costruire le proprie società e furono per lo più lasciati indisturbati dai Precursori. Alcune persone costruirono persino città rudimentali.

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Durante la guerra Precursori-Flood , il Fabbro mise l’Installazione 07, insieme agli altri undici anelli dello schieramento originale, sotto il controllo di Mendicant Bias, IA di classe Contender, ed una delle sue estensioni primarie furono fatte stazionare all’interno dell’anello. Ad un certo punto, il Fabbro ruppe il suo accordo con la Bibliotecaria e cominciò ad utilizzare gli esemplari umani sull’anello per dei suoi brutali esperimenti, per cercare una fantomatica cura contro i Flood. Alcuni dei Lifeworker che prestavano servizio nell’installazione aderirono ed aiutarono il Fabbro in questi esperimenti, mentre quelli più fedeli alla Blibliotecaria continuavano a lavorare per mantenere intatte le riserve biologiche dell’installazione. Di risposta, il Fabbro istituì una forza di sicurezza aggiuntiva per l’installazione, nota come i Guerrieri-Servitori. Nei loro macabri esperimenti, i ricercatori del Fabbro arrivarono alla conclusione che la maggior parte degli umani era apparentemente immune al Flood: inizialmente lo ritenevano essere il risultato di una “cura” sviluppata dall’antica umanità durante l’antico conflitto Umani-Flood . In realtà, non è mai esistita alcuna cura e l’apparente immunità umana è stata il risultato della strategia in corso dei Flood di colpire solo i Precursori.

I ricercatori del Fabbro credevano si potesse trovare una cura per il Flood estraendo impronte di memoria ancestrali dagli umani che avrebbero, secondo loro,posseduto delle specialità impresse dalla Bibliotecaria. Poiché agli esemplari umani sull’installazione mancavano queste impronte, il Fabbro ordinò alle sue forze di prelevare gli umani dalla popolazione speciale della Bibliotecaria sulla Terra e di trapiantarli sull’Installazione 07. Ciò era nettamente contro le istruzioni della Bibliotecaria e del Consiglio Ecumenico , che ritenevano la presenza di antichi guerrieri umani su un Halo troppo grande ed un rischio molto grave per la sicurezza. Ma il Fabbro non volle sentire ragioni: sia gli esemplari umani dell’installazione sia gli umani dalla Terra sarebbero stati utilizzati negli esperimenti nella struttura preposta, che gli umani soprannominarono il ” Palazzo del Dolore “. Tuttavia, il “palazzo” non era in realtà un luogo unico come credevano gli umani, ma erano disseminati per tutta l’installazione.
Nel 97.495 aC, circa sessanta anni dopo il Fabbro ebbe iniziato i suoi esperimenti non autorizzati, incaricò Mendicanti Bias di usare il sistema di fuoco dell’Installazione 07 sul pianeta Charum Hakkor. Come effetto collaterale senza precedenti, il Primordiale , un’entità che era stata imprigionata sul pianeta per millenni, fu rilasciato dalla sua cella. Il Primordiale, o il prigioniero come era noto ai Precursori, fu quindi portato sull’anello per ordine del Fabbro. Gli studiosi del Fabbro studiarono la creatura, ma rimasero incerti sulla sua vera natura.
Non fidandosi dei Lifeworkers, Il Fabbro affidò a Mendicant Bias l’interrogatorio del Primordiale che, essendo a conoscenza del piano dei Precursori ed usando argomentazioni convincenti secondo cui il dominio dei Precursori portò solamente divisioni e discordia, riuscì a convincere l’IA, ponendola ora contro i suoi precedenti padroni, i Precursori . Il Primordiale riuscì anche a manipolare il Fabbro ed a rispettarlo nelle sue convinzioni; non è chiaro se il Fabbro fosse pienamente consapevole degli obiettivi del Primordiale, o fosse semplicemente una pedina non informata. Il Primordiale si occupò quindi delle operazioni sull’installazione 07, incoraggiando il Fabbro a continuare i suoi esperimenti sugli umani, apparentemente per nessun motivo diverso dal proprio divertimento.

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Il Fabbro abbandonò l’installazione poco dopo l’arrivo del Primordiale, lasciando in carica i suoi ricercatori. Nel corso del tempo, Il Fabbro risusse il ruolo dei Lifeworkers sull’installazione, confinandoli in riserve più piccole con gruppi selezionati di umani. Mentre i ricercatori del Fabbro rapivano sempre più umani da tutto l’anello per i loro esperimenti, molte società umane crollarono; il Popolo abbandonò le città rimaste per paura che i Precursori li portatessero via, fuggendo nel deserto.

Dopo che Mendicant Bias fu sovvertito dal Primordiale, l’IA ruppe le protezioni nelle varie strutture di contenimento deli Flood , consentendo al parassita di diffondersi in varie sezioni dell’installazione. Il Flood divorò vaste aree del paesaggio artificiale di Halo, coprendolo con grandi quantità di biomassa.
Sempre più Precursori soccombevano ai Flood dell’installazione: il Fabbro però possedeva una strana macchina nota come Compositore, utilizzata per evitare gli effetti dell’infezione del Flood in un certo numero di Precursori già infetti.
Dopo che l’installazione 07 fu ufficialmente considerata dispersa per 43 anni, il Fabbro ebbe l’opportunità di gestire un secondo anello Halo, che venne trasportato sul mondo natale dei San’Shyuum, Janjur Qom. Qui autorizzò la sua attivazione per sopprimere una rivolta , spazzando via quasi tutti. Tuttavia, non riuscì a prevedere le conseguenze di questa decisione. Immediatamente dopo l’attivazione, molti tra Guerrieri-Servitori e Lifeworker assegnati dapprima a servire sotto il volere del Fabbro, si ribellarono apertamente vedendo le sue azioni come una grave offesa contro il Manto. Questa ribellione fu, per la maggior parte, repressa violentemente dalle forze di sicurezza del Fabbro, ed ai rimanenti guerrieri e Lifeworkers fu data la possibilità di servire il Fabbro per sempre, o di essere uccisi seduta stante. Alcuni scelsero la prima ipotesi, mentre quelli fedeli al Consiglio Ecumenico continuarono a resistere, sabotando le centrali elettriche e altre strutture nel tentativo di paralizzare l’installazione dall’interno.

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Una volta che la notizia dell’uso del Fabbro di un’installazione Halo contro i San’Shyuum raggiunse il Consiglio Ecumenico, fu immediatamente arrestato e processato su Maethrillian , il sistema dei Precursori. Gli altri undici anelli di Halo furono raccolti in orbita sopra la Capitale, mentre l’installazione 07 era ancora dispersa dopo l’incidente di Janjur Qom.
Durante il processo del Fabbro, l’installazione 07 apparve misteriosamente su Maethrillian. Mendicant Bias riuscì a sovvertire le sue altre estensioni su cinque dei rimanenti anelli in orbita e paralizzare le forze del sistema, liberando così il Fabbro dalla prigionia. Tuttavia, l’emergente IsoDidatta usò un codice di controllo per stordire temporaneamente il Mendicant Bias, che permise alle difese del sistema di rispondere all’attacco e assaltare gli Halo sotto il controllo di Mendicant Bias. Le flotte della capitale aprirono il fuoco sull’installazione 07, mentre le sentinelle e le navi del Fabbro tentarono di difenderla. Molte delle navi coinvolte nella battaglia furono distrutte. Nonostante l’installazione subì gravissimi danni, Mendicant Bias attivò con successo l’arma principale dell’anello , presumibilmente spazzando via tutta la vita sul sistema.

Dopo la battaglia su Maethrillian, l’Installazione 07 si ritirò in un portale slipspace, riapparendo in un sistema stellare vicino ai bordi della galassia. Questo faceva parte di una misura di sicurezza al di fuori del controllo di Mendicant Bias: per evitare che l’anello cadesse nelle mani sbagliate, l’Installazione era stata programmata per intraprendere una rotta che avrebbe provocato una collisione contro un pianeta prestabilito. Poiché i principali sistemi di controllo automatizzati erano stati sabotati, Bias ed il Primordiale non erano in grado di dirigere i movimenti di Halo. Invece, iniziarono a radunare gli umani in uno sforzo disperato ed usarli per allontanare manualmente l’anello dal suo corso distruttivo.

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Dopo esserci riusciti, l’installazione 07 avviò le misure automatizzate per riparare i danni subiti. Nei giorni successivi, intere piastre della sovrastruttura dell’anello furono sostituite e ricostruite. Tuttavia, l’installazione era ancora messa male a causa di molte centrali elettriche inattive e intere sezioni continuavano a subire interruzioni di corrente. Nel frattempo, nel caos generato, occupanti umani e precursori furono catturati. Mendicant Bias usò il suo controllo onnicomprensivo per corrompere la maggior parte delle ancille e delle armature Precursoree sull’anello, trasformando le armature stesse in trappole mortali per i loro portatori. Ciò costrinse i Precursori dell’installazione a rimuovere la loro armatura per sopravvivere.
I beacons dei Lifeworker sull’installazione, usati per trasmettere ordini agli umani locali tramite geas, davano comandi contrastanti che continuavano a cambiare mentre le varie fazioni combattevano per il controllo dei beacons. Altri beacons venivano usati per trasmettere ordini ai Lifeworkers e alle loro ancille, e sebbene credessero che gli ordini provenissero dalla Bibliotecaria, non vi era alcuna certezza. Agendo in base a questi ordini, un Lifeworker noto come Genemender-Folder-of-Fortune estrasse e conservò le coscienze e le antiche impronte di personalità di tutti gli umani che trovava, facendo lo stesso con se stesso, credendo che lo avrebbe salvato dal dover servire il Fabbro in futuro.

Durante la precedente battaglia sopra la capitale, due umani della Terra, Chakas e Riser , che erano stati catturati dal Fabbro e si trovavano a bordo di navi dirette all’installazione 07, si schiantarono sull’anello. Chakas vicino ad un villaggio, dove una giovane donna conosciuta come Vinnevra lo trovò e in seguito lo portò a trovare suo nonno, Gamelpar, che era stato portato precedentemente sull’anello dalla Terra dai seguaci del Fabbro molto tempo prima. Il gruppo proseguì quindi il viaggio sotto la guida dei geas di Vinnevra , che si erano attivate all’arrivo di Chakas, ma una volta arrivati a destinazione, scoprirono che si trattava di un “Palazzo del Dolore”, dove lo stesso Primordiale e un certo numero di Sfingi della Guerra stavano radunando numerosi umani. Dopo aver viaggiato nella direzione opposta per diversi giorni, il gruppo si riunì con Riser, che si era invece schiantato in una regione infestata dai Flood. Alla fine, si imbatterono in un trasporto ferroviario che li portò a Lifeworker Central, dove un monitor li istruì a entrare in un altro tipo di trasporto.
Gli umani furono quindi portati nella struttura dove era ospitato il nucleo di Mendicant Bias. Lì, gli umani dalla Terra furono separati dai Tudejsa, e le loro impronte di personalità ancestrali furono rimosse da Bias e dal Primordiale. Fu data loro la scelta di cooperare con Bias e di vendicarsi contro i precursori per aver distrutto la loro civiltà diecimila anni prima; tuttavia, avrebbero dovuto prima aiutare a salvare l’Halo dalla rotta di collissione con il pianeta. Coloro che accettarono l’offerta di Bias furono inviati in varie stazioni di controllo sparse in tutta l’installazione, incluso il Cartografo. Tuttavia, gli umani da soli non possedevano le conoscenze necessarie per interfacciarsi correttamente con l’anello; per questo, vennero interfacciati agli umani i Precursori infetti in porecedenza dai Flood, processati poi dal Compositore. Mentre l’Installazione 07 si avvicinava al pianeta, i controllori riuscirono con successo a riorientare l’anello in un modo in cui il pianeta avrebbe attraversato il centro dell’installazione; in questo modo, l’anello avrebbe subito gravi danni ma avrebbe avuto la possibilità di sopravvivere.

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Nonostante ciò, c’era ancora un grave rischio che l’attrazione gravitazionale del pianeta facesse a pezzi l’Halo. Per accelerare le previste operazioni di riparazioni, fu spostato parecchio materiale sulle pareti esterne in preparazione al passaggio. Sentinelle e altre imbarcazioni furono posizionate sull’anello, accendendo i loro motori nel tentativo di alterare la rotta dell’installazione, con scarso successo.
Le pareti esterne dell’installazione superarono rapidamente la loro capacità di gestire la tensione delle sollecitazioni del pianeta, dividendosi in vari punti. Quando le pareti cedettero, le piastre di base iniziarono a piegarsi e deformarsi, ed enormi spazi vuoti – alcuni dei quali centinaia di chilometri di diametro – si aprivano tra di loro.
Mentre l’installazione aveva già iniziato il suo passaggio, apparve nelle vicinanze una flotta dell’Iso Didatta, che usò i suoi codici di controllo per rinchiudere Mendicant Bias. Entrò immediatamente nel Cartografo e si collegò ai comandi dell’installazione con Chakas, mentre le Dreadnoughts della flotta dell’Iso Didatta si spostarono per fornire energia tramite collegamenti diretti all’anello. Nonostante l’alimentazione aggiuntiva, l’Halo non potette essere salvato nella sua interezza. Il Didatta ordinò di ridurre l’installazione eliminando le piastre più danneggiate; ciò avrebbe consentito anche di effettuare riparazioni direttamente nell’Arca minore. Come per il resto degli Halo, gli strati superiori della piastra erano sagomati, per adattarsi alle formazioni del terreno che sarebbero state posate su di essi.Per preservare le sezioni più importanti, le stesse furono bloccate in stasi Slipspace, rendendole invulnerabili ai danni dall’esterno. I due terzi della sovrastruttura furono gettati nello spazio, contraendo l’Halo ad un diametro di 10.000 chilometri. Con la sua potenza residua, l’installazione generò un portale slipspace con rotta verso l’Arca maggiore.

La maggior parte degli esemplari biologici sopravvissuti dell’installazione, inclusi gli umani, furono salvati dai Lifeworkers e trasferiti nell’Arca. Il nucleo di Mendicant Bias sull’installazione fu disattivato, dopo che fu costretta a sottoporsi a un processo per “correggere” la sua sovversione. Il Primordiale fu catturato e collocato in una gabbia all’interno di una camera profonda sotto la superficie dell’installazione; in quel luogo, l’Iso Didatta lo interrogò, prima di porre fine alla sua vita. La maggior parte dei Flood, compresi dieci proto-Gravemind inattivi e i precursori infetti elaborati dal compositore, rimasero sull’anello, sorvegliati da un numero di monitor rimanenti. Per ordine dell’Iso Didatta, l’installazione, ora avvolta in una nuvola perpetua, fu inviato attraverso un portale slipspace con lo scopo di diventare memoriale, una “tomba sacra” per i milioni di esseri che erano morti lì. Allo stesso tempo, avrebbe dovuto essere usato in concerto con il più recente schieramento degli Halo, qualora fosse stata ritenuta necessaria la sterilizzazione di massa galattica.

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A conclusione della guerra tra Precursori e Flood, l’installazione 07 fu attivata insieme allo schieramento degli altri 6 anelli, spazzando via tutta la vita nel raggio effettivo di 25.000 anni luce.

Molto tempo dopo, la presunta superficie di nuvole che copriva l’Installazione 07 ha portato uno scienziato ONI a speculare sul fatto che i sistemi di supporto vitale dell’anello non si siano mai ripresi dal danno subito 100.000 anni prima.In seguito si è scoperto che l’ologramma all’interno della Cittadella era obsoleto e da allora i sistemi automatizzati dell’anello erano riusciti a ripristinare un ecosistema simile alla Terra.

Il 28 novembre 2553 , un noto scienziato e storico di nome Luther Mann scoprì la posizione di Zeta Halo attraverso l’ architettura precursore di riferimenti incrociati su di un mondo scudo. L’ONI ha successivamente avviato il progetto Zeta Halo nel 2555 , inviando un distaccamento di circa 300 scienziati, tra cui Mann ed Henry Lamb, per studiare Halo insieme a centinaia di sonde automatizzate per scansionare e mappare l’installazione. Durante l’ispezione dei sistemi di custodia dell’anello, Mann e Lamb scoprirono che era attivo un timer dei Precursori che si sarebbe concluso con l’attivazione dell’installazione 07. Il conto alla rovescia sarebbe durato 5 settimane. Questa minaccia galattica provocò lo spiegamento di un distacco congiunto UNSC-Sangheili sull’Installazione 00, l’Arca Minore, per trovare un modo per fermare l’attivazione.

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