Nonostante la partenza più che ottimaHalo Infinite fatica a mantenere il ritmo: su Steam, la quantità di giocatori in contemporanea si attesta intorno ai 10/20.000, a fronte di un debutto (appena tre mesi fa) intorno ai 200.000, mentre il titolo è già sparito dalla classifica dei 5 titoli più giocati sullo store di Xbox. È sesto, per carità, ma possiamo dire che un gran numero di giocatori che l’hanno provato nelle fasi iniziali hanno deciso di passare (o tornare) ad altro.COSA NON VA

Non ci sono analisi di mercato precise che spieghino perché ciò sia successo, ma a giudicare dalla nostra esperienza col gioco e dai feedback che si trovano online si può dire che non è che ci sia un problema macroscopico singolo: è più una questione di tanti difetti e caratteristiche implementate in un modo che non ha raccolto più di tanto i favori del pubblico. Alcune delle lamentele più condivise su forum e social:

  • Pochi contenuti. Le mappe sono appena dieci, tre delle quali dedicate alle Big Team Battle (12v12). Non c’è nemmeno troppa varietà di ambientazioni.
  • Poche modalità di gioco. A elencarle non sembrano pochissime, ma calcolando che i match tendono a durare qualche minuto appena e combinando il dettaglio con la scarsità di mappe, la sensazione è che ci sia poco da fare.
  • Problemi prestazionali. La patch che finalmente rende stabile la Big Team Battle, una delle modalità con più appeal per i giocatori non competitivi, rimasta pressoché offline per quasi due mesi, proprio mentre l’hype per il titolo era al massimo. Ci sono inoltre frequenti problemi di desync dei server, partite con ping superiori ai 200-300 ms, occasionali tempi di caricamento molto lunghi e glitch grafici.
  • Cheater. Su PC tra mira assistita e wallhack se entri nel match sbagliato non c’è davvero speranza. Non ci sono misure per eliminarli e anche la procedura di segnalazione è molto complicata e ampollosa. L’aspetto più grave è che l’epidemia si diffonde anche nelle arene ranked, in cui ci sono i giocatori più interessati a dimostrare e migliorare la propria abilità, e su Xbox, visto che il crossplay non è disattivabile.
Halo Infinite: Xbox player count continues to impress despite Steam slump
  • Monetizzazione/personalizzazione. Il proprio Spartan ha delle meccaniche di personalizzazione poco flessibili (anche cose banali come scegliere i colori dell’armatura passano attraverso pacchetti preconfigurati), gli oggetti nello store integrato sono troppo cari (recentemente sono stati rivisti i prezzi al ribasso), spesso a tempo e legati a bundle.
  • Progressione. Collegato al punto di cui sopra: il Battle Pass e gli eventi a tempo sono legati a sfide che sembrano più degli achievement: spesso sono difficili o sono più una questione di fortuna che altro, anche per via di come sono organizzate le playlist di gioco (“uccidi un nemico con la palla in Oddball” e dopo 15 match Quick Play di Oddball ancora non si vede l’ombra). Il fatto che le sfide siano organizzate in slot, quindi se ne possono far progredire 3 (o 4 per chi ha comprato il Premium Battle Pass) rende il processo tedioso.
  • Single player. La campagna non è molto lunga e l’open world si svuota piuttosto in fretta. Non rimane molto da fare una volta completati gli obiettivi secondari. C’è comunque un replay value discreto per chi vuole sfidare il gioco alla massima difficoltà o usare i “cheat” dell’ormai consolidato sistema di teschi.
  • Matchmaking. Questa si è scoperta da poco: pare che l’algoritmo per la modalità ranked tenga conto anche dei match casual. Diventa facile perdere di proposito due o tre match per avere avversari meno tosti in ranked, e quindi progredire più rapidamente.

343 Industries si è dimostrata attenta ai feedback degli utenti, ma è stata più rapida a “dire” che a “fare”. Alcuni bug fix e aggiustamenti sono arrivati nel giro di qualche settimana, ma pare ormai chiaro che per quelle più sostanziali l’attesa sarà piuttosto lunga – se ne parlerà con l’arrivo della seconda stagione, che inizierà a maggio. In effetti alcune promesse in questo senso sembrano piuttosto irragionevoli: per dire, bisognerà aspettare la stagione 2 anche per risolvere un problema di allineamento con alcuni degli oggetti di personalizzazione estetica rilasciati con l’ultimo evento.

Come avevamo detto nella nostra recensione, Halo Infinite sembra un gioco incompleto: ha delle fondamenta (il modello di combattimento, incluse dinamiche di movimento e gunplay) fantastiche, ma tutto il contorno semplicemente non è all’altezza. E i giocatori lo dimostrano semplicemente andandosene. Microsoft e 343 hanno sempre dichiarato che l’obiettivo è portare avanti il gioco (la piattaforma, in effetti) per tanti anni, e quindi è lecito assumere che nuovi contenuti arriveranno nel corso del tempo. Resta da capire se sarà abbastanza per risollevare le sorti del pool di giocatori.

FONTE SPAZIOGAMES.IT

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